L’utilizzo di marcatori laser in ambito industriale ha trasformato molti processi produttivi, offrendo soluzioni rapide e precise per incisioni, tagli e marcature su una vasta gamma di materiali. Tuttavia, l’adozione di questa tecnologia implica anche l’esposizione a rischi specifici legati alla natura della radiazione laser.
Per garantire condizioni di lavoro sicure, è essenziale comprendere come vengono classificati i laser, quali pericoli sono associati a ciascuna classe e quali dispositivi di protezione e accorgimenti tecnici devono essere adottati. La sicurezza non è solo un requisito normativo, ma una condizione fondamentale per la continuità produttiva e la tutela del personale.
Classificazione dei laser: panoramica dei livelli di rischio
La normativa europea EN 60825-1 (equivalente alla IEC 60825-1 a livello internazionale) suddivide i dispositivi laser in classi, in base al potenziale danno per l’uomo derivante dall’esposizione al raggio emesso. La classificazione si basa su potenza, lunghezza d’onda, tempo di esposizione e modalità d’uso.
Classe 1
Sono sistemi considerati sicuri in qualsiasi condizione di funzionamento normale. Il fascio laser è contenuto da un involucro o da barriere che impediscono ogni esposizione pericolosa.
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Rischio: nullo, salvo manomissioni.
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Utilizzo tipico: marcatori laser completamente chiusi.
Classe 2
Emettono radiazione visibile con potenza limitata. La protezione è garantita dal riflesso palpebrale, che impedisce l’esposizione prolungata.
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Rischio: solo in caso di visione intenzionale e prolungata del raggio.
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Utilizzo tipico: puntatori, strumenti di misura e livellamento.
Classe 3
Include due sottoclassi: 3R e 3B.
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Classe 3R: potenza inferiore, ma il fascio può comunque essere pericoloso per gli occhi.
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Classe 3B: rischio elevato per la vista, anche in caso di riflessi accidentali.
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Rischio: significativo per occhi, moderato per pelle.
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Utilizzo tipico: laser da laboratorio, sistemi semiaperti.
Classe 4
Sistemi ad alta potenza che possono provocare danni gravi agli occhi e alla pelle anche a distanza. Possono generare incendi o emissioni tossiche durante la lavorazione.
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Rischio: molto elevato.
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Utilizzo tipico: taglio, saldatura, marcatura industriale.
Protezioni tecniche e organizzative da implementare
La gestione del rischio laser richiede un approccio integrato che combina dispositivi di protezione individuale (DPI), misure ingegneristiche, segnaletica e formazione continua del personale.
Dispositivi di protezione individuale
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Occhiali protettivi: devono essere specifici per la lunghezza d’onda utilizzata, certificati secondo EN 207 o EN 208.
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Guanti resistenti al calore e abbigliamento tecnico sono raccomandati per operazioni di taglio o saldatura laser.
Schermature e barriere
Le protezioni fisiche impediscono la dispersione del raggio e devono essere costruite con materiali certificati, resistenti alla radiazione.
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Pannelli in vetro speciale o policarbonato filtrante.
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Strutture chiuse per rendere l’intero sistema classificabile come classe 1.
Interlock e sistemi di blocco
I dispositivi di interlock interrompono automaticamente il raggio in caso di apertura di sportelli o accessi. Sono obbligatori per le classi 3B e 4.
Aspirazione dei fumi
La lavorazione laser può produrre vapori chimici, gas nocivi e micropolveri. È necessario installare:
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Aspiratori localizzati.
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Filtri HEPA e filtri a carbone attivo.
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Manutenzione periodica del sistema di estrazione.
Segnaletica e delimitazione delle aree
Le zone operative devono essere chiaramente segnalate:
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Cartelli conformi alla norma ISO 7010.
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Indicazioni sulla classe del laser in uso.
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Limitazione dell’accesso al personale autorizzato.
Formazione del personale e procedure interne
Una sicurezza efficace non può prescindere dalla consapevolezza degli operatori. La formazione deve includere:
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Nozioni tecniche di base sul funzionamento dei laser.
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Comportamenti corretti in caso di esposizione accidentale.
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Utilizzo corretto dei DPI e degli strumenti di protezione.
Ogni azienda deve includere nel proprio Documento di Valutazione dei Rischi (DVR):
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Descrizione dettagliata delle sorgenti laser presenti.
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Misure di prevenzione adottate.
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Nomina di un referente per la sicurezza laser.
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Piano di manutenzione e verifica periodica delle apparecchiature.
Tabella comparativa delle classi laser
Classe | Potenza e rischio | Esempi di utilizzo | Misure richieste |
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1 | Nessun rischio | Sistemi chiusi | Nessuna protezione aggiuntiva |
2 | Solo radiazione visibile | Punter laser, allineatori | Evitare visione diretta |
3R | Rischio per gli occhi | Laser strumentali | Occhiali protettivi, segnaletica |
3B | Pericolo serio per la vista | Marcatura semiaperta | Occhiali, interlock, barriere |
4 | Massima pericolosità | Taglio, saldatura, marcatura | Tutti i DPI, sistemi di estrazione, aree chiuse |
Domande frequenti (FAQ)
Qual è la differenza principale tra un laser di classe 3R e 3B?
La classe 3R rappresenta un rischio moderato e spesso è sicura se non si osserva il fascio direttamente. La 3B, invece, può causare danni immediati anche con esposizione indiretta.
Un sistema chiuso può contenere un laser di classe 4 ed essere comunque sicuro?
Sì. Se completamente chiuso e dotato di adeguati dispositivi di interlock, il sistema viene considerato sicuro e riclassificato come classe 1.
I riflessi da superfici lucide possono essere pericolosi?
Sì, specialmente con laser di classe 3B e 4. Anche riflessi diffusi possono provocare danni oculari.
Quando è obbligatorio l’uso degli occhiali protettivi?
Ogni volta che si opera in prossimità di un laser di classe superiore alla 2 senza schermature complete. Devono essere adatti alla lunghezza d’onda e alla potenza del dispositivo.
Cosa deve contenere la segnaletica di sicurezza?
Il simbolo del laser, l’indicazione della classe, i rischi associati e l’obbligo di indossare i DPI. Va posizionata all’ingresso della zona laser.
L’aspirazione dei fumi è necessaria anche per i marcatori?
Sì. Anche se non si tratta di taglio, la marcatura laser può produrre vapori e polveri sottili, soprattutto su materiali plastici o verniciati.
Il personale deve seguire corsi specifici per usare laser industriali?
Non sempre obbligatori per legge, ma fortemente consigliati. Una formazione mirata riduce il rischio di incidenti e migliora l’efficienza operativa.